Il “Neubau” di San Pastore a Gallicano nel Lazio
Ristrutturazione con demolizione e ricostruzione di una moderna “casa per ferie”
2019 – 2021
OGGETTO
Realizzazione delle opere di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione del complesso denominato “Neubau”
CLIENTE
Pontificio Collegio Germanico Ungarico
IMPORTO LAVORI
€ 3.179.734,85
LUOGO
Gallicano nel Lazio
DIRETTORE DEI LAVORI
Arch. Tommaso Scafi
DESCRIZIONE LAVORI
L’intervento di Edilerica presso la tenuta di San Pastore del Collegio Pontificio Germanico e Ungarico, ubicato nella campagna romana di Gallicano nel Lazio, è consistito in un’attività di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione di una struttura ricettiva per gesuiti.
Prendendo spunto dai grandi hotel di lusso, il nuovo immobile edificato dal team Edilerica si sviluppa su 5 piani con 11 camere su ciascun livello, 1 ristorante, 1 sala conferenze e un’ampia terrazza panoramica che permette di ammirare le bellezze della natura circostante.
L’obiettivo principale perseguito durante lo sviluppo dell’intero progetto, in base alle indicazioni della committenza, è stato assicurare l’isolamento acustico dell’edificio per offrire agli ospiti della tenuta un soggiorno tranquillo e silenzioso. Per raggiungere questo risultato, Edilerica ha provveduto al posizionamento di pareti divisorie in materiali fonoassorbenti e fonoisolanti, e alla posa di vetri tripli per le finestre.
Nel suo complesso, l’intervento ha richiesto la movimentazione di oltre 12.000 mq di lastre, utilizzate per innalzare una struttura assemblata esclusivamente con tecniche di costruzione a secco. La scelta di questa tecnica, la quale predilige l’uso di lastre assemblate piuttosto che di mattoni uniti tra loro mediante calce umida, ha permesso una riduzione dei tempi di lavorazione senza incidere sulle prestazioni di isolamento termico e acustico.
Da ultimo, si è scelto di optare per le più recenti tecnologie informatiche sotto il profilo impiantistico al fine di rendere più smart la struttura ricettiva nell’attività di gestione degli interni e degli esterni. Tali tecnologie interessano il monitoraggio delle camere, la climatizzazione, la rilevazione degli incendi e l’accesso a tutti gli ambienti via badge.
All’interno di San Pastore, dopo aver eseguito i lavori sull’edificio “Neubau” è stato commissionato all’impresa Edilerica il restauro delle facciate prospicenti l’ingresso principale del complesso per un totale di circa 1350mq, le quali hanno reso visivamente più pregevole la vista al visitatore.
I cani di Gallicano
Proprio sulla balconata prospicente l’ingresso principale del Complesso, erano presenti due grandi cani di marmo ridotti in 4 o 5 pezzi ciascuno. Il marmo mostrava evidenti segni di prolungata esposizione agli agenti atmosferici, pertanto la superficie era cosparsa di microrganismi che ne nascondevano il colore originario.
È stato così deciso di procedere con un tentativo di restauro, dapprima mediante impacchi di soluzione biocida e in seguito con monocarbonato e acqua ossigenata. Gli impacchi sono stati eseguiti con polpa di carta applicata per tempi che variavano dalle poche ore al giorno intero a seconda dei casi. Già dopo i primi impacchi è riemerso un marmo bianco di ottima qualità.
Si è poi proceduto con l’imperniamento dei pezzi mediante l’incollatura con resine e con la successiva stuccatura con polvere di marmo e calce idraulica delle parti mancanti. Da ultimo è stato applicato uno strato di idrorepellente a protezione dagli agenti atmosferici.
I due cani di marmo, perfettamente restaurati, sono stati poi ricollocati nella posizione originaria.
Il “Neubau” di San Pastore
Un luogo di pace, preghiera e meditazione. Ma anche un edificio funzionale, dalle prestazioni tecniche ed energetiche paragonabili a quelle di un albergo di lusso. Questo e molto altro vuole essere il nuovo edificio voluto dal Collegio Pontificio Germanico e Ungarico, che ha mantenuto il nome “Neubau” (dal tedesco “nuovo edificio”) con cui veniva indicata la struttura negli anni ‘20.
A seguito di lunghe valutazione, la scelta della committenza è ricaduta su una ristrutturazione con demolizione e ricostruzione completa della tenuta all’interno della stessa area. La ragione è da ricercare nella possibilità di avere a disposizione un luogo concepito e realizzato secondo i canoni moderni nella gestione degli spazi sia interni che esterni, dove poter offrire un soggiorno quieto e silenzioso agli ospiti della struttura senza soffrire le limitazioni tipiche di un palazzo con un secolo di storia.
Reportage fotografico